2 -LE CATACOMBE ROMANE
Arcosolio dei dodici Apostoli (220-240 c.)
Ipogeo
degli Aureli - Roma
L'ARCOSOLIO è un tipo di struttura tombale
frequente nelle catacombe cristiane.
Le tombe, collocate nelle lunghe gallerie scavate nel tenero
tufo del Lazio
dai
fossori,
avevano un carattere fortemente ugualitario. Il tipo di sepoltura più diffuso
era
costituito da una cavità rettangolare con il lato lungo a vista, detta locus cioè LOCULO, dove veniva collocato il
corpo del defunto avvolto in un lenzuolo,
nelle
cui pieghe era stesa della calce per una
imbalsamazione economica. Il loculo veniva poi chiuso
con tegole o con una lastra di marmo o pietra su cui era dipinto con minio o carbone,
oppure inciso, il nome del defunto. La maggior parte delle tombe rimanevano senza nome. Per il riconoscimento, i parenti vi
muravano un elemento (fondo di coppa, una moneta, una figurina, un frammento di
ceramica). Spesso venivano collocati accanto ai loculi vasetti di aromi e lucernette
ad
olio le cui fiammelle nelle oscure gallerie creavano uno spettacolo suggestivo.
Le
tombe di personaggi più ragguardevoli o
di martiri molto noti, erano arricchite dall'ARCOSOLIO, una struttura ad arco
che si elevava sopra la cassa del defunto
scavata nel tufo e
chiusa con una lastra orizzontale.
L'arco
era generalmente intonacato e decorato ad affresco. Nell'arcosolio degli Aureli, sono rappresentati i Dodici
Apostoli in abito bianco secondo la descrizione dell'Apocalisse. La sequenza
non è appiattita e immobile, il ritmico comporsi delle figure è animato dal
variare delle linee rosso marroni delle tuniche. La
composizione è realizzata nella rapida tecnica compendiaria catacombale di ascendenza romana: immagini rese
con
rapide pennellate di colori contrastanti su fondo bianco per essere
visibili nella fioca luce delle gallerie.
La
pittura cristiana delle origini se non raggiunge i vertici dell'opera d'arte,
possiede una suggestione indiscutibile che ne costituisce la bellezza e il
fascino, l'immediatezza comunicativa della realtà raffigurata, che ci tramanda
con poche linee e colori, la testimonianza della fede nascente della Chiesa.
Arcosolio con Gesù docente e gli apostoli.
Catacomba di Domitilla metàsec.IV
Nella Catacomba di Domitilla si trovano 5 rappresentazioni
del Collegio apostolico intorno al Cristo docente.
In questa lunetta Gesù è seduto in cattedra col rotolo della Scrittura
semiaperto in mano. Il volto di Cristo è imberbe secondo l'iconografia dei
primi secoli.
Due apostoli nel
dipinto sono andati perduti per l'inclusione di un loculo nella parte
sottostante.
Nella volta
dell'arcosolio è rappresentata una scena di vendemmia che simbolicamente si
collega con quella della lunetta: "Io sono la vite e il Padre mio è il
vignaiolo" (Gv 15,1) ha detto Gesù
e agli apostoli: "Io sono la vite e voi i tralci" (Gv.15,5)
Gesù,
come a Cana, dona il "vino buono" della vita
eterna.